Era il 1934 quando Piero Boffi fondava la sua azienda. Da allora molto è cambiato: convenzioni sociali, modelli abitativi e sensibilità estetica, ma in oltre 80 anni di attività Boffi ha saputo interpretare con personalità l’evoluzione del gusto e delle tecnologie, affermandosi come sinonimo di innovazione e design a livello internazionale.
A partire dal 1947, anno di fondazione della prima fabbrica Boffi e dell’ingresso in azienda dei figli Dino, Pier Ugo e Paolo. Da allora è stato un succedersi di tappe importanti, conquistate attraverso una innovativa strategia: un mix di creatività, produzione e imprenditorialità che ha ridefinito le consuetudini del progettare e la storia del design italiano.
Si va dall’incontro nel 1960 con Luigi Massoni, art director dell’azienda per 20 anni, al progetto rivoluzionario della Minikitchen di Joe Colombo nel 1963, al decennio d’oro 1980 - 1990 che segna il debutto del brand nel comparto bagno con Luigi Massoni e l’affermazione di Boffi come brand di livello internazionale grazie alla raffinata regia di Piero Lissoni. È l’inizio di un percorso in continua ascesa, siglato da traguardi importanti come l’aggiudicazione dei premi Compasso d’Oro (alla carriera) e Red Dot (EDIDA, International Chicago Aetheneum), l’ampliamento verso nuovi mercati e l’apertura di flagship in Italia e all’estero.
Boffi diventa manifesto internazionale di stile: nascono i primi negozi monomarca, tra cui Parigi nel 1995, Milano nel 1998 con Boffi Solferino, New York nel 2000. Ampliato nel 2003, lo store di Brera racconta l’intero universo Boffi attraverso collezioni di cucine, bagni e, dal 2010, anche con un programma di sistemi che comprende armadiature e complementi di arredo. Una produzione instancabile e poliedrica che ha attraversato stagioni e continenti puntando sempre più in alto, nel tentativo di intercettare tutte le esigenze della contemporaneità. Persino quelle di una cucina versione outdoor, progettata nel 2014 da Piero Lissoni.
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